Non sono triste. Sì che lo sei. Non è quello, mi ha detto. Mi ha detto che secondo lui la gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo in un piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni un cui riesce a fare ciò per cui è nata.
Allora, lì, è felice.
Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a ricordare. Quando aspetti o ricordi, mi ha detto, non sei né triste né felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana.
Io sto aspettando, mi ha detto."
Questa storia, Alessandro Baricco
E in onore alla GALICIA, ecco un po' di pesce, anche se nostrano...
REGENBOGENFORELLE* ALLA DAMIANITO (*Trota Iridea)
- 2 trote
- 1 pomodoro
- 1 piccola cipolla
- 1 punta di peperoncino fresco
- 5 cucchiaiate di vino bianco
- 5 cucchiaiate d'olio extravergine d'oliva
- un ciuffetto di prezzemolo
- succo di mezzo limone
- succo di mezzo lime
Pulire bene le trote dalle interiora e fare dei tagli sull'addome da tutte e due le parti. Riempire questi tagli e l'interno della trota con il fine trito di cipolla, pomodoro, peperoncino, prezzemolo e aggiungendo il vino bianco, l'olio ed il succo di limone e lime. Avvolgere la trota n carta stagnola ed mettere in una pirofila. Cuocere in forno a 180°C per circa 20 minuti.
2 commenti:
è vero, non piove solo a Santiago, ma nei nostri cuori lontani, e la morriña non c'è solo in Galicia ma diventa sentimento universale....
un abbraccione fortissimo da chi ti capisce ma non trova le parole più giuste per aiutarti.. ma come spiegare che la morriña non se ne va più, nemmeno dopo 9 anni? bacini
Bellissimo!!!!!! mi hai fatto proprio riflettere...io rifletto molto ed é proprio vero avvolte sembro lontana, perché sono lontana, perché penso e aspetto...
^_^
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