venerdì 27 marzo 2009

TRECCIA - BUTTERZOPF

La treccia è naturalmente un ricordo dell'infanzia. La faceva spesso la Nonna Beppina soprattutto nel periodo della coidura, della raccolta delle mele (ne abbiamo già parlato qui). L'ho riscoperta negli ultimi anni, sia in Austria che in Germania è un dolce comune, ideale per la colazione o per una pausa con il tè.


Ma qui in Svizzera la Butterzopf (treccia al burro) è proprio un dolce nazionale, con una sua tradizione e un suo intreccio particolare. È tanta amata che ne abbiamo parlato perfino a lezione. Quel giorno sono tornata a casa con la buonissima ricetta di Susanne R., una mamma straordinaria che si sveglia tutte le mattine alle 5.30 per preparare tutto per la sua famiglia, che deve uscire alle 7 del mattino. La sua ricetta non prevedeva lo zucchero, perché la loro abitudine è mangiare la treccia a colazione ma accompagnandola con salumi e formaggi. A noi piace invece un po' più dolce, visto che la preferiamo così semplice o al massimo la mangiamo con la marmellata.


Ingredienti per una treccia grande

  • 450 g di farina per treccia*
  • 25 g di lievito di birra
  • 30 g di burro
  • 3 dl di latte
  • 100 g di zucchero
  • 1 tuorlo d'uovo


*farina macinata molto finemente (foto)

Intiepidire il latte e scioglierci il lievito. Amalgamare farina, zucchero, burro, latte e lievito con la macchina da cucina - se l'avete :) . Lasciar lievitare l'impasto coperto con uno straccio per almeno 1 ora in un luogo caldo.
Quando l'impasto sarà lievitato, formare la treccia: formare due lunghi salamini, metterli a forma di croce e incrociarli portadoli nella posizione opposta alla loro precedente.


Spalmare la treccia con il tuorlo d'uovo e ...

... cuocere in forno per circa 30-35 minuti a circa 160-180°C (STATICO).

domenica 22 marzo 2009

CREMA DI PISELLINI


La settimana scorsa, mentre ero davanti al mio computer al lavoro, mi è venuta una grande voglia di zuppa e ho condiviso questo mio desiderio con le mie colleghe. Mi ha sorpreso molto scoprire che zuppe e minestre non sono amate da molti anzi, come nel caso delle mie colleghe, quasi "odiate". Per me rappresentano decisamente una coccola, fisica e spirituale, per rilassarmi dopo una lunga giornata invernale e in questo mi sento molto portoghese (la mia amica di Algarve mi raccontava come da loro si mangi sempre una zuppa prima di cominciare un pasto, un po' come un nostro antipasto). Quindi ho preso il mio vecchio libro di ricette, che mi accompagna da anni e che cerco di mantenere continuamente aggiornato, e l'ho sfogliato alla ricerca di una zuppa dolce e morbida, che mi coccolasse con il suo sapore delicato, e ho trovato questa. Il risultato è stato ottimo. Provare per credere!!

INGREDIENTI PER 4 PERSONE
450 g pisellini surgelati
1 cipolla gialla
1 carota
3 chiodi di garofano
50 g di burro
200 ml di acqua
sale


Mettete in una casseruola la cipolla e la carota tritate con i due chiodi di garofano. Fate soffrigere con olio d'oliva a fuoco basso per circa 5 minuti. Aggiungete i piselli e un litro di acqua, salate e portate ad ebollizione. Lasciate cuocere fino alla completa evaporazione dell'acqua. Terminata la cottura, dopo aver tolto i chiodi di garofano, passate la zuppa con il mixer aggiungendo il burro e, se necessario, ancora dell' acqua. Servite ben caldo accompagnando con dei crostini passati precedentemente nel burro.

sabato 14 marzo 2009

STRUKLI GORIZIANO, almeno un tentativo :)

È già quasi un anno che la sorellina Mary si è laureata, ma ancora sono vivissimi i ricordi di quel bellissimo giorno estivo. In quell'occasione siamo stati a pranzare dal "Mic" a Mossa (GO). Scontato dire che abbiamo mangiato benissimo. Ma il massimo è stato il dolce: lo strukli.


Strukli è il corrispettivo sloveno della parola Strudel in tedesco. Come nel Trentino-Alto Adige (ne abbiamo già parlato qui e qui), anche in Friuli-Venezia Giulia ci troviamo di fronte a una vera e propria cucina di confine. Nella gastronomia di questa regione si trovano moltissimi aspetti della cucina slovena, croata, austriaca e ungherese, frutto di una storia travagliata e di mescolanze di popoli.
Oggi lo strukli è un dolce in queste zone. Leggendo un po' qua e là in internet si scopre inoltre che lo strukli è anche uno dei piatti più tipici di Zagabria, dove però è un primo piatto e non un dolce.



Devo dire che quello strukli di Mossa mi ha davvero conquistata. Dato che la ricetta è un vecchio segreto di questo agriturismo, mi sono dovuta accontentare delle poche informazioni trovate in internet. Senza prendere troppi appunti, volevo provare ad improvvisare e vedere cosa sarebbe riuscito. Naturalmente niente di paragonabile né per colori né per sapore a quello del "Mic", ma è stato un tentativo interessante che tenterò di migliorare.

Ingredienti per 2 porzioni abbondanti
Per l'impasto
  • 1 uovo
  • 125 g di farina
  • 25 g di zucchero
  • 1 pizzico di sale

Per il ripieno

  • 250 g di ricotta
  • 1 tuorlo d'uovo
  • 1/2 cucchiaio di zucchero a velo

Per accompagnamento

  • frutti di bosco caldi
  • cannella in polvere
  • 1 noce di burro


Preparare l'impasto amalgamando farina, zucchero, sale e uovo. Fare una pallina e metterla in frigo avvolta in pellicola trasparente per almeno un'ora.
Stendere l'impasto fino a ottenere una sfoglia sottile di dimensione quadrata/rettangolare. Preparare il ripieno lavorando la ricotta con il tuorlo e lo zucchero a velo e spalmarlo sulla sfoglia. Arrotolare la sfoglia per fare uno strudel.

A questo punto è possibile avvolgere lo strukli in uno straccio da cucina chiudendone bene le estremità per poi cuocerlo in acqua bollente per almeno 15-20 minuti. Io ho preferito dividerlo in strudel di piccole dimensioni e utilizzando la pellicola trasparente ho realizzato dei salamini che ho cotto in acqua bollente per circa 10 minuti.


A cottura ultimata "liberare" i salamini dalla pellicola e lasciare raffreddare.
Una volta freddi, tagliare a fette e passare in padella antiaderente nel burro sciolto ( a fuoco bassissimo). Posizionare sul piatto e accompaganre con la cannella e i frutti di bosco caldi.




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Con questa ricetta partecipiamo alla raccolta
"Strudel amore mio!" di Pippi











venerdì 6 marzo 2009

FETTUCCINE CON PORCINI, LUGANIGA TICINESE E CREME FRAÎCHE

In un pomeriggio di qualche giorno fa ci è venuta voglia di pasta. Ma quella vera, fatta a mano. Alla fine non è stato un gran lavoro quanto pensassi. La macchina da cucina è stata bravissima e la pasta è risultata proprio morbida. In quattro e quattr'otto, con l'aiuto di Damianito che girava la manovella, ecco che le fettuccine hanno preso forma. Peccato non avere il tempo per farle più spesso; sarà per il gran lavoro o per la soddisfazione alla fine, ma sembra che la pasta fatta in casa abbia davvero un altro sapore!!!


Ingredienti per 2 persone
Per la pasta
  • 50 g di farina 00
  • 50 g di semola rimacinata
  • 1 uovo grande
  • eventualmente 2 cucchiai d'acqua se la pasta risulta troppo secca
Per la salsa

  • 1 luganega/salsiccia
  • 40 gr circa di funghi porcini secchi
  • 4 cucchiai circa di creme fraîche
  • 1 ciuffetto di prezzemolo
  • 1 spicchio d'aglio
  • pepe nero

Per preparare la pasta, amalgamare bene le farine con l'uovo fino ad ottenere un impasto morbido e liscio. Se l'impasto dovesse risultare duro/secco è opportuno aggiungere un goccio d'acqua. Mettere l'impasto in una pellicola e lasciarlo riposare in frigo per almeno un'ora. Poi preparare le fettuccine.Per la salsa, passare lo spicchio d'aglio in un goccio d'olio, aggiungere le palline di luganega ticinese/salsiccia e pepare.


Quando le palline di salsiccia saranno cotte, abbassare il fuoco ed aggiungere la creme fraîche. Cuocere le fettuccine in acqua salata, che abbia raggiunto il bollore, per 5 minuti al massimo, scolarle ed aggiungerle alla salsa. A questo punto aggiungere il prezzemolo tritato.