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domenica 5 luglio 2009

FILEI CALABRESI ALLE MELANZANE

Questo fine settimana è stato proprio rilassante: è venuta a trovarci la sorellina S e abbiamo passato proprio un bel weekend!! Tra chiacchere, partite a macchiavelli e buone cenette, il tempo è passato davvero molto in fretta. Ovviamente non è mancato nemmeno lo storico torneo di tennis tavolo, il quale ho perso, come mi offro di fare ogni anno ormai :) ! L'appuntamento estivo della visita della sorellina S negli ultimi è stato un must, purtroppo quest'anno abbiamo dovuto rinunciare a Luke, troppo impegnato per motivi di lavoro :( .
Naturalmente abbiamo cucinato parecchio e questo è il primo risultato.


Avevamo ricevuto sia la pasta sia la ricetta da Ursula M. dal suo ultimo viaggio a Tropea e già da tempo aspettavo visite per preparare questa pasta così particolare! Abbiamo dovuto attendere un po' ma ne è valsa la pena!

Ingredienti per 2 persone

160 gr di filei calabresi
125 gr di melanzane tagliate a piccoli cubetti
2 pomodori piccoli, pelati, privati dei semi e tagliati a cubetti
1 mazzetto di timo
1 spicchio d'aglio
50 gr di scamorza affumicata
olio extravergine d'oliva, sale e pepe


In una padella scaldare 1 cucchiaio d'olio extravergine d'oliva e far rosolare lo spicchio d'aglio con le melanzane ed il timo. Aggiungere i pomodori e lasciar cuocere per qualche minuto.

Aggiustare di sale e pepe. Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Quando sarà cotta, scolarla ed aggiungerla al sugo. Servire con la scamorza grattuggiata e una grattatina di pepe nero.


venerdì 6 marzo 2009

FETTUCCINE CON PORCINI, LUGANIGA TICINESE E CREME FRAÎCHE

In un pomeriggio di qualche giorno fa ci è venuta voglia di pasta. Ma quella vera, fatta a mano. Alla fine non è stato un gran lavoro quanto pensassi. La macchina da cucina è stata bravissima e la pasta è risultata proprio morbida. In quattro e quattr'otto, con l'aiuto di Damianito che girava la manovella, ecco che le fettuccine hanno preso forma. Peccato non avere il tempo per farle più spesso; sarà per il gran lavoro o per la soddisfazione alla fine, ma sembra che la pasta fatta in casa abbia davvero un altro sapore!!!


Ingredienti per 2 persone
Per la pasta
  • 50 g di farina 00
  • 50 g di semola rimacinata
  • 1 uovo grande
  • eventualmente 2 cucchiai d'acqua se la pasta risulta troppo secca
Per la salsa

  • 1 luganega/salsiccia
  • 40 gr circa di funghi porcini secchi
  • 4 cucchiai circa di creme fraîche
  • 1 ciuffetto di prezzemolo
  • 1 spicchio d'aglio
  • pepe nero

Per preparare la pasta, amalgamare bene le farine con l'uovo fino ad ottenere un impasto morbido e liscio. Se l'impasto dovesse risultare duro/secco è opportuno aggiungere un goccio d'acqua. Mettere l'impasto in una pellicola e lasciarlo riposare in frigo per almeno un'ora. Poi preparare le fettuccine.Per la salsa, passare lo spicchio d'aglio in un goccio d'olio, aggiungere le palline di luganega ticinese/salsiccia e pepare.


Quando le palline di salsiccia saranno cotte, abbassare il fuoco ed aggiungere la creme fraîche. Cuocere le fettuccine in acqua salata, che abbia raggiunto il bollore, per 5 minuti al massimo, scolarle ed aggiungerle alla salsa. A questo punto aggiungere il prezzemolo tritato.

lunedì 22 settembre 2008

PASTA AL FORNO AL RAGÙ DI ZUCCA

Dopo una lunga settimana di lavoro al calduccio di Jerez, Damianito è rimasto un po' deluso quando è sceso dall'aereo e si è dovuto rendere conto che in Svizzera è ormai arrivato l'autunno... ma l'ho saputo consolare con uno dei suoi piatti preferiti. (Ma quanti sono ormai i suoi piatti preferiti??)
La mitica Mary è invece superimpegnata come al solito. Non le bastano più il lavoro e l'università, quest'anno ha deciso di dare una mano alla sua amica Tiziana (e alla sua famiglia) con la COIDURA - la raccolta delle mele. In bocca al lupo Mary!! Ti aspettiamo con ansia!

Come già anticipato qui, approfittiamo della stagione della zucca (EVVIVA!) per sbizzarrirci nella preparazione di piatti con questo fantastico ingrediente.


Ingredienti per 2 porzioni abbondanti:

  • da 160 a 200 gr di pasta (quanta fame avete???)
  • 300 gr di zucca
  • 120 gr circa di carne macinata
  • 1/2 cipolla
  • 1 aglio
  • 1 barattolo di pelati/polpa di pomodoro
  • 1 ramettino di timo
  • 2 foglie di alloro
  • 1 tazza di formaggio grana grattuggiato
  • olio extravergine d'oliva
  • sale, pepe, peperoncino di Cayenna
Per questa pasta al forno non ho usato penne rimaste dal giorno prima (come forse è tipico nel caso della pasta al forno), ma ho cotto la pasta MOLTO al dente per evitare che con la cottura in forno diventasse troppo morbida.
Cuocere al pasta in abbondante acqua salata, scolandola MOLTO al dente. In una padella passare l'aglio intero e la cipolla tagliata fine in un cucchiaio d'olio, aggiungere la zucca tagliata a dadini e scottare la carne macinata. Dopo qualche minuto aggiungere anche la polpa di pomodoro, le erbette (timo e alloro) ed un bicchiere d'acqua. Lasciar cuocere a fuoco basso per circa 12-15 minuti. Quando la zucca comincerà ad ammorbidirsi, la salsa è pronta.
Preriscaldare il forno a 200°C ed oliare la pirofila. Mescolare la pasta con la salsa e metà del grana grattuggiato. Mettere il tutto nella pirofila e cospargere la superficie con il restante grana. Infornare e lasciar gratinare per circa 12-16 minuti.

SPETTACOLO DI VINO


Per tutte queste ricette a base di zucca mi è venuta in mente un'azienda incredibile con dei vini unici fatti da persone UNICHE:

VIGNAI DA DULINE FEDERICA E LORENZO

La loro attività di viticoltori e produttori di vino al 100% è partita nel 1998, prima si erano occupati anche di altri tipi di coltivazioni (patate, cipolle e piante da orto in generale). Poi hanno focalizzato la loro energia sull'uva e, per grande passione, conseguentemente sul vino! Ho conosciuto Lorenzo nel settembre del 2001 presso un laboratorio di analisi enologiche e non mi sembra di ricordare dove e quando ho conosciuto Federica, forse perchè quando conosci l'uno è come conoscessi automaticamente anche l'altro, sono così intimamente correlati!!! Mi ha fatto assaggiare una settimana fa proprio quel Sauvignon che nell'annata 2001 avevano prodotto in purezza per "sperimentare" le potenzialità di quel vigneto....caspita se ne aveva, un vino incredibile e a distanza di 7 anni evoluto ma non invecchiato! Mi sono innamorata immediatamente dei loro vini, del loro progetto di vita, della magia che filtra attraverso le note profumate degli incredibili nettari che generano, dell'energia positiva che filtra dalle pagliuzze dell'iride di Lorenzo quando si illumina parlandoti dell'equilibrio: sua intensa e continua ricerca e progressione. Della stabilità che genera il sorriso caldo di quella moretta solida che è Federica.

L'azienda è piccola e di ogni bottiglia che berrete, ogni grappolo sarà stato vendemmiato, pigiato, vinificato, amato personalmente da loro due... pensatelo mentre sorseggiate il Morus Alba che vi consiglio come abbinamento alle lasagne di zucca. Non mancate di visitare il sito internet: http://www.vignaidaduline.com/


Morus Alba 2006
Vicino alla casa di Federica, Lorenzo, Sofia e della creatura che presto arriverà, c'è un vecchio gelso che produce more chiare, appunto il Morus Alba da cui prende nome questo blend di vini bianchi.
Le fondamenta della struttura le mette il Sauvignon del Ronco Pitotti; nella collina, crescendo sulle ricche marne, la vite assorbe e sposta nel grappolo tutto quello che andrà a costituire il corpo e la grassezza del vino. Dal terreno ciottoloso dell'Isonzo si nutre invece la Malvasia - il mio vitigno preferito - salata, elegante, verticale, aromatica a dare la complessità e l'equilibrio al naso e la freschezza al palato.
Alla salute dei carissimi Duline!

Venite a conoscerli: Trailer dell'intervista su www.artevino.it

intervista parte 1 - intervista parte 2

domenica 10 agosto 2008

ORECCHIETTE ALLA LIGURE

Siamo tornati da poco dalla Spagna e l'abbiamo trovata splendida come sempre! Siamo stati a Barcellona a trovare María e Marc e a Zaragoza da Rosa e Jota. Due città stupende dove ce la siamo davvero spassata...
A Barcellona siamo stati a vedere "solo" Montjuïc: da putos guiris già abbiamo visitato la città in lungo e in largo diverse volte. Anche se è sempre una magia passeggiare per quelle strade...



E siamo stati anche a mangiare in un ristorantino nei dintorni che era ormai diventata una leggenda dopo di racconti magici di Damianito... E gli elogi erano davvero meritatissimi!!




y de postre...


E poi via in macchina verso Zaragoza.. e che strane le montagne catalane vero?



A Zaragoza è stata d'obbligo la visita alla Exposición Internacional 2008. Davvero uno spettacolo.








E la sera de tapas per la città...



E poi per concludere in bellezza non potevamo non buttarci nella preparazione di una cenetta italiana per la famiglia di Rosa. Mi dispiace davvero che JR fosse già tornato a Roncal e non abbia potuto apprezzare le nostre orecchiette alla ligure. Naturalmente in Spagna non siamo riusciti a trovare la semola rimacinata di grano duro e nemmeno ci siamo messi a fare il pesto in casa, ma abbiamo trovato una soluzione alternativa. Un trito finissimo di solo basilico ed olio extravergine d'oliva. Così ci siamo limitati a una semplice preparazione delle orecchiette a mano (per dare un tocco di meridione e settentrione insieme) e all'aggiunta dei fagiolini verdi e delle patate. Ed è piaciuta talmente tanto che appena tornati ho rifatto la stessa ricetta, ma utilizzando naturalmente la farina di grano duro ed il fantastico pesto preparato dalla sorellina Mary!!!


Ingredienti per 2 persone
  • 100 gr di semola rimacinata di grano duro
    (Per le persone a cui questa pasta dovesse risultare troppo dura, si possono sempre sostituire 30-40 gr di semola con farina 00)
  • 1/2 bicchiere circa d'acqua tiepida
  • 3 cucchiai di pesto
  • 1 patata media tagliata a dadini
  • 1 pugno di fagiolini verdi privati delle estremità e tagliati in piccoli pezzettini


Preparare le orecchiette amalgamando la semola con l'acqua fino ad ottenre un impasto compatto. Dopo aver lasciato risposare per 10 minuti, formare un salamino molto fine, tagliare piccoli gnocchetti e dare forma alle orecchiette. Ho trovato un bel video in youtube, guardate qui.
Portare ad ebollizione l'acqua per la pasta e cuocere le orecchiette insieme alla patata a dadini ed ai fagiolini tagliati a pezzettini. In una pirofila ammorbidire il pesto con un mestolo di acqua in cui sta cuocendo la pasta. Quando orecchiette, patata e fagiolini saranno cotti, scolare il tutto e aggiungere al pesto. Mescolare bene e servire con un pochino di formaggio grana grattuggiato.

domenica 25 maggio 2008

FARFALLE CON BROCCOLO E POMODORO FRESCO


E pensare che volevo gustarmi una bella fetta di focaccia durante il GP. Ma poi sono stata troppo in connessione con la mitica sorellina Mary alla ricerca delle vecchie campagne pubblicitarie del DGT (Dipartimento General de Tráfico .. anzi se qualcuno ne dovesse sapere qualcosa si faccia sentire, please!) e quindi non c'è stato il tempo di preparare l'impasto, farlo lievitare eccetera... così ho dovuto improvvisare con quello che avevo in frigo... e quasi mi stavo strozzando con le mie fantastiche farfallline quando al quindicesimo giro è arrivato l'errore di Massa... e Kubica finisce in P1! INCREDIBILE! Ok, alla fine possiamo festeggiare un secondo posto e Robert è già arrivato secondo in Malesia... ma questa volta Damiano era lì, in quella gara superincasinata! CONGRATULAZIONI AMORIÑO!


Ingredienti per 2 persone

  • 160 gr di farfalle
  • i fiorellini di un piccolo broccolo
  • 3 acciughe
  • 5 capperi
  • 1 pomodoro
  • 1/2 cipolla rossa
  • un goccio di vino bianco
  • olio extravergine d'oliva
  • sale
  • pepe nero
  • peperoncino di cayenna

In una padella antiaderente passare la cipolla a rondelle, le acciughe a pezzettini e i capperi in un goccio d'olio. Dopo qualche minuto aggiungere il broccolo, spruzzare con il goccio di vino bianco e continuare la cottura a fuoco vivace per circa 5 minuti. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Una volta cotta e scolata, passarla nella padella del sugo, insieme al pomodoro fresco. Pepare (pepe nero e peperoncino di Cayenna) e servire.

domenica 18 novembre 2007

PASTA AL POMODORO CON PIMIENTOS DE PADRÓN


"Los pimientos de Padrón,
unos pican y otros no"
(uns pican e outros non en gallego)


Il fine settimana scorso siamo stati a EXPOVINA a Zurigo. Uno spettacolo! Dodici piccole navi ci aspettavano in riva al Lago di Zurigo per introdurci nel variatissimo mondo del vino. La prima nevicata della stagione ha reso l'atmosfera davvero eccezionale.

Abbiamo degustato diversi vini, alcuni di questi molto famosi ed esaltati dalle guide di vino, altri meno noti, forse per questo ci hanno sopreso e deliziato maggiormente. E naturalmente non poteva mancare il nostro "vecchio e


nuovo e persempre" amore: la Spagna. Probabilmente per poter rivivere le stesse sensazioni ed emozioni del periodo vissuto lì, in quegli ambienti magici tra una tappa e l'altra del Camino di Santiago. Il vino spagnolo lo si può amare molto (come me) oppure lo si considera troppo "forte". Abbiamo trovato un Rioja che ci ha davvero affascinato e può essere la risposta a tutti quelli del secondo gruppo. Il vino in questione è il tinto (uve Tempranillo e Garnacha) della Bodega Rioja Vega, Viana - Spagna (http://www.riojavega.com/vinof.htm) che, nonostante abbia le tipiche caratteristiche del vino rosso de La Rioja, è molto equilibrato, non troppo corposo e leggermente fruttato. Sempre frutto di questa Bodega ci sono anche le versioni più invecchiate: il Rioja Vega Crianza (uve Tempranillo, Mazuelo e Garnacha) e il Rioja Vega Reserva (uve Tempranillo, Mazuelo e Graciano).


Forse il vino perfetto per accompagnare il piatto di questa settimana: RIOJA CRIANZA



I peperoni di Padrón sono una varietà di peperoni tipica della zona de A Coruña, in Galizia - Spagna. Sono dei peperoni verdi della grandezza di circa 5 cm e a seconda della coltivazione, delle condizioni climatiche, delle precipitazioni ecc., alcuni possono essere piccanti mentre altri no.




INGREDIENTI PER 2 PERSONE:


  • 180 g di pasta corta

  • 4 pomodori di media grandezza

  • 15 pimientos de Padrón (in mancanza di quelli, peperoni verdi dolci piccoli)

  • 1 ciuffetto di prezzemolo

  • sale

Mettere la pasta a bollire e nell'attesa lavare a tagliare in quarti i pimientos de Padrón (senza togliere i semini interni) e metterli a soffriggere in olio caldo fino a quando non si dorano bene da entrambi i lati (fare bene attenzione a far uscire l'aria schiacciandoci sopra). Abbassare il fuoco ed aggiungere i pomodori tagliati a quadrettini e ai quali abbiamo precedentemente tolto la buccia. Lasciar cuocere a fuoco basso fino a quando i pomodori si sono cotti al meglio. Salare ed aggiungere il prezzemolo sminuzzato.
Cuocere la pasta e condirla con il sugo ai
pimientos de Padrón.

La foto dei pimientos de Padrón è presa da qui.