venerdì 31 ottobre 2008

FRICO CON POLENTA E FINFERLI e la raccolta delle olive

La nostra sorellona Cli ci racconta le sue avventure...

In una splendida giornata autunnale ci siamo cimentati per la prima volta nella raccolta delle olive. Dopo mesi di controllo degli olivi, dalla fioritura all'allegagione e della crescita, nonché l'osservazione nelle ultime settimane sulle variazioni, anche minime,
di colore, finalmente oggi abbiamo deciso che il momento tanto atteso era sopraggiunto: LA RACCOLTA!

Abbiamo riunito le forze e le olive: prima abbiamo raccolto le nostre, circa 5 kg, poi circa 3 kg a San Martino da dei conoscenti e infine ci siamo dedicati all'albero dei nostri vicini (a cui si riferiscono le foto). Pensavamo di aggredirlo e spogliarlo in 2 ore in 4 persone, invece ce ne abbiamo impiegate ben 6 di ore per nemmeno riuscire a finire (ci mancano ancora 10 kg)! E' stata una bellissima esperienza e ora siamo convinti che pianteremo ancora qualche albero! Domani andremo al frantoio Lizzi di Ragogna di San Daniele del Friuli dove frangeremo le olive per ottenere il nostro primo olio di oliva extra-vergine! Vi faremo conoscere la resa, cioè quanti litri di olio avremo ottenuto dai nostri ben 62 kg (momentaneamente) di olive.

A presto e baci


[Seguiranno aggiornamenti sulla visita al frantoio!!!]


Per completare questa avventura friulana, abbiamo pensato ad un piatto molto tipico della zona: IL FRICO! Si tratta del tipico accompagnamento alla polenta e ne esistono due versioni. La versione più semplice è a base di solo formaggio grattugiato, lasciato sciogliere brevemente in una padella antiaderente, finché diventa croccantino. Per la seconda versione vengono invece impiegati anche altri ingredienti, come le patate e la cipolla, la preparazione è decisamente più lunga e il risultato è una tortina morbida. Il formaggio da utilizzare è naturalmente il Montasio: formaggio D.O.P. tipico del Friuli e anche di alcune zone del Veneto (cartina), perfetto per il frico, essendo un formaggio dal sapore piccante, ma che fonde facilmente e si amalgama benissimo con altri ingredienti.


Ingredienti per un piccolo frico (20-25 cm di diametro circa)

  • circa 400 gr. di patate
  • circa 180-200 gr. di Montasio
  • 1/2 cipolla
  • una presa di sale
  • un goccio d'olio extravergine d'oliva

Per prima cosa grattugiare il Montasio (con i fori più grandi della grattugia) e lasciarlo riposare su uno straccio o sulla carta da cucina.


Tagliare le patate a pezzettini piccoli e affettare le cipolla. Saltare le patate con il pizzico di sale e la cipolla in un goccio d'olio, poi abbassare la fiamma e lentamente portare a cottura le patate, mescolando spesso.


Quando le patate saranno morbide, schiacciarle grossolanamente con una forchetta ed aggiungere il formaggio grattuggiato. Mescolare e far amalgamare bene finché il formaggio non si sarà sciolto e non filerà più.



A questo punto dare forma di tortina e lasciare che si formi la crosticina sotto. Poi girare il frico aiutadosi con un piatto e lasciare che si formi la crosticina anche da questo lato.




Per la polenta ed i finferli non c'è molto da dire....

  • Per una piccola polenta per 2 persone:
    Far bollire circa 700 ml d'acqua salata, versare la farina di mais (circa 300 gr.) rimescolando con una frusta. Lasciar cuocere a fuoco medio-basso per circa 40-50 minuti, mescolando di tanto in tanto con un mestolo di legno (chiamata glava nel nostro dialetto). Versare la polenta su un tagliere rotondo di legno.
  • Per i finferli:
    Pulire i finferli dalla terra e eventualmente tagliarli in pezzettini (dipende dalla grandezza dei funghi!!). Saltarli in padella velocemente (5 min) con uno spicchio d'aglio e del prezzemolo fresco.

venerdì 10 ottobre 2008

MELAMANGIO! - Lo strudel della nonna Beppina

BUON COMPLEANNO ZIRELA!!


Zirela oggi compie 1 ANNO e ne siamo particolarmente orgogliose!!

Per questo avvenimento abbiamo pensato di lanciare un'iniziativa speciale: MELAMANGIO!, ossia una raccolta di ricette che presentano la mela come ingrediente principale. Abbiamo scelto questo frutto perché ci troviamo proprio nella stagione della mela e perché rappresenta un po' quello che siamo ed il nostro passato, le nostre radici, la memoria arcaica del nostro gusto; da dove sono partiti narici e palato verso le sinapsi dei nostri centri nervosi! Insomma il nostro background gastronomico. Quante volte siamo state a fare la coidura (raccolta delle mele) dai nonni a Tassullo! Era un po' come una grande riunione di famiglia, ci si ritrovava tra amici, zii e cugini. Noi due sorelle più vecchie ci ricordiamo ancora del nostro primo contributo a questo duro lavoro. Il ruolo dei bambini era quello meno piacevole, la raccolta delle mele cadute a terra che marcivano e su cui si rischiava di scivolare, oltre ad essere dei focolai del fungo per le annate successive. Il nonno ci dava perfino 200 Lire per ogni cassetta di mele marce raccolte; ciò evitava grossi incidenti nel campo, con l'erba alta certo non si vedevano! Dietro a questa severa figura si nascondeva un uomo buono e soprattutto un agricoltore. Amava il suo lavoro, la sua famiglia era tutto e la dedizione ai suoi pradi (campi) era unica. Ha cresciuto ognuno dei suoi sette figli insegnandogli il valore della Terra e dei suoi frutti di cui aveva un estremo rispetto, come di Dio. Nel campo ci godevamo gli ultimi pomeriggi senza compiti e l’ultimo sole caldo, nel terso cielo autunnale, di quell'azzurro che risalta contro gli sfondi, delle essenze che virano dai gialli, ai rossi, agli arancioni, per finire nel marrone. Che ricordi incantevoli ed indelebili!



Per partecipare a MelaMangio:

1) inviare una e-mail all’indirizzo zirelablog@gmail.com con i vostri dati (nome, blog o sito, ecc.) e il link alla ricetta.

Se non avete un blog, ma volete comunque farci avere la vostra ricetta speciale, speditela pure al nostro indirizzo e-mail e noi la inseriremo nella raccolta di MelaMangio.


2) inserire nel vostro blog o sito l’immagine di MelaMangio con il link al blog Zirela.

Aspettiamo con ansia le vostre ricette (scadenza: 15 novembre 2008). Speriamo partecipiate numerosi e siamo già da ora molto felici di festeggiare con voi il primo anno di Zirela.



LO STRUDEL DELLA NONNA BEPPINA

Si sa, il primo anniversario dà un brivido diverso...Per questa occasione così speciale abbiamo pensato ad un dolce che ci ha accompagnato in ogni autunno della nostra infanzia e della giovinezza: lo strudel della Nonna Beppina. Come per la coidura, anche questo fa parte dei ricordi ed in particolare i sabati pomeriggio passati dalla Nonna Beppina, tra cugini e zii. Erano gli anni in cui la nonna stava ancora bene e poteva fare almeno due teglie di giganteschi strudel deliziosi. Tra un gioco ed un racconto delle avventure scolastiche, ci aspettava una fantastica pausa, la marenda, con tè di frutti e una fettona di strudel serviti su un piccolo tavolino di giabioni (casse) di legno. C’erano sempre le gare tra chi voleva il “culo”, cioè l’estremità; si prendevano in giro quelli a cui non piaceva l'uvetta e che si dedicavano ad una minuziosa estrazione della stessa dallo strudel. Poi le lunghe chiaccherate sulle novità del paese. Venivano nominati personaggi dai soprannomi stranissimi (la Cunela, el Bepi Spuza ecc.) che non avevamo nemmeno mai visto ma che, dopo tanti racconti, conoscevamo perfettamente. Quando poi la Nonna non è più riuscita a fare tanti strudel per i suoi numerosi nipotini (ormai cresciuti), la ricetta è stata ereditata: nella nostra famiglia ne hanno gloriosamente fatto buon uso la zia Germana e la nostra sorellona Clizia, anche se quello della Nonna Beppina rimane tuttora imbattutto. Ed oggi vi presentiamo qui la ricetta originale.


INGREDIENTI PER DUE STRUDEL (di media grandezza)

  • 10 cucchiai colmi di farina
  • 6 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 2 cucchiai di grappa
  • 1 pizzico di sale
  • mezzo bicchiere scarso di latte

PER IL RIPIENO

  • 3 o 4 mele renette (è importante usare questo tipo di mela perché ha un retrogusto acidulo che non rende lo strudel così dolce come quando vengono utilizzate le mele golden; la mela renetta inoltre ha una polpa più compatta ed asciutta, che rilascia meno acqua durante la cottura)
  • uva sultanina
  • pinoli
  • noci
  • cannella in polvere
  • 3 biscotti sbriciolati
Mescolare bene, con l'aiuto di un cucchiaio, la farina con il sale, lo zucchero, l'olio e la grappa.Aggiungere poi gradualmente al composto il latte ed incominciare ad impastare bene bene con le mani il composto, fino a quando la pasta non raggiunge una consistenza elastica. Se vi sembra che l’impasto si incolli alle mani e che stia diventando un disastro, non preoccupatevi!! ;) Continuate ad impastarlo fino a quando questo non risulti omogeneo (oppure se avete una macchina da cucina, usate quella che è davvero di grande aiuto.) Preparare la farcitura dello strudel tagliando le mele a piccoli pezzi e mescolandole con l'uva sultanina, i pinoli, le noci, la cannella ed i biscotti sbriciolati. Dividere in due la pasta e stenderla con il mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile. Riporla nella teglia (non dimenticate la carta forno!!) e riempire con il composto alle mele.


Chiudere bene i bordi sovrapponendoli e infornare a 170°-180°C per circa 20-25 minuti. A 5 minuti dal termine della cottura preparare una glassa con zucchero e del latte tiepido e spennellarla sullo strudel. Al termine della cottura lasciar raffreddare e spolverare a piacere con dello zucchero a velo (anche se la nonna Beppina non lo faceva mai perché la glassa che si formava sopra era buonissima così, senza nient'altro!). Gustare freddo con del té karkadé (alla rosa canina, il preferito del nonno Pio) o caldo abbinato ad una crema alla vaniglia.



giovedì 2 ottobre 2008

TORTILLA ESPAÑOLA

Oggi ho pensato di pubblicare due piatti in un post solo. Sono due diverse ricette, ma molto buone entrambe, della famosa tortilla spagnola. Durante il nostro erasmus in Spagna sia io che la mia sorellina Clarissa abbiamo infatti affinato l'arte della cucina spagnola che, anche se un po' più calorica della nostra, è decisamente ricchissima di piatti saporiti e gustosi. La tortilla, assieme alla paella, è forse uno dei piatti più conosciuti della Spagna ed avendo vissuto con delle spagnole ho imparato che capita un po' come per la ricetta del nostro ragù: ognuno ha la sua. Proprio per questo, anche la mia sorellina ed io siamo tornate dalla nostra esperienza spagnola con una ricetta diversa ma abbiamo deciso di pubblicarle comunque entrambe per permettervi di scegliere quella che più vi ispira. La mia ricetta è un ricordo delle cene a casa di Corinne, Sofia e Alba, quando quest'ultima ci deliziava con i suoi piatti spagnoli con un tocco gallego (una volta ci aveva fatto il pulpo a la gallega o pulpo à feira, come lo chiamano loro, buonissimo!!). Naturalmente anche quella di mia sorella è frutto dell'esperienza erasmus, ma è di Pablo, un amico del Residencial Emilio Hurtado di León. Una la chiameremo strong perché Alba non ci andava mai piano con l'olio, mentre la seconda light perché Pablo studiava deporte (il nostro ISEF) e quindi ci teneva di più alla salute e alla linea. Buon appetito a tutti. E nel frattempo speriamo che il computer della Clary torni dalla settimana in assistenza in forma e soprattutto con tutti i dati altrimenti come facciamo a pubblicare le prossime ricette?!
Buona settimana a tutti voi!


RICETTA LIGHT PER 4 PERSONE (nella foto: bocadillo de tortilla con chorizo)
Ingredienti
  • 4 patate di media grandezza
  • 1 cipolla grande (gialla è meglio)
  • 2 uova
  • olio extravergine d'oliva
Mettere a scaldare l’olio e nel frattempo tagliare le patate a dadini e la cipolla a rondelle. Far rosolare il tutto per alcuni minuti. Poi scolare bel bene dall’olio ed aggiungere alle uova precedentemente sbattute con un pizzico di sale e di pepe. Lasciar riposare il composto per alcuni minuti e poi cuocere in una padella aderente con un goccio d’olio ben caldo per pochi minuti da entrambi i lati.
Servire calda o fredda con alcune fette di chorizo in un panino tipo ciabatta e accompagnare con una buona Clara (bibita a base di birra e lemonsoda, anche se in alcune zone della Spagna viene fatta con birra e gazosa).



RICETTA STRONG (nella foto: tortilla strong)
Ingredienti
  • 4 patate
  • 1 cipolla grande (gialla è meglio)
  • 2 uova
  • olio extravergine d'oliva