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lunedì 20 luglio 2009

STRANGOLAPRETI, GLI GNOCCHI VERDI DELLA NONNA SOFIA

Oggi in tutto il mondo si festeggiano i 40 anni dello sbarco dell'Apollo 11 sulla Luna. Per noi invece, è un evento più importante perché è il compleanno della Nonna Sofia!!!! E in verità questi due eventi sono collegati, perché la Nonna Sofia nel 1969 già c'era e ha seguito tutte le vicende dell'Apollo 11 in TV.
Per festeggiare quest'appuntamento davvero importante ci sembrava il minimo scegliere una ricetta storica della Nonna Sofia, un piatto che ci faceva spesso quando andavamo a mangiare da lei dopo la scuola elementare e media.


Questo piatto è tradizionale nella nostra zona, che presenta diversi aspetti in comune con gli Spätzle agli spinaci dell'Alto Adige/Südtirol e del Tirolo. Come abbiamo più volte raccontato (canederli di verza con cuore di formaggio, tortei da patate, strudel della Nonna Beppina, zelten della Nonna Sofia), nella cucina trentina una buona parte delle pietanze tipiche è una derivazione della tradizione delle regioni più a nord, in particolare altoatesina e tirolese.

Ingredienti per 2 persone

  • spinaci - 2 mazzetti se sono freschi /5 cubetti se sono surgelati
  • 2 panini
  • 200 ml circa di latte
  • 1 uovo intero
  • farina q.b.
  • circa 80 gr di pancetta
  • qualche foglia di salvia
  • 1 noce di burro
  • eventualmente 1 pugno di pane grattugiato
  • sale, pepe


Tagliare il pane a dadini e metterlo "in ammollo" nel latte.

Cuocere gli spinaci in acqua bollente, scolarli e strizzarli bene. A questo punto si possono aggiungere al latte ed al pane e si passa tutto con il mixer.

A questo composto si aggiunge una presa di sale, l'uovo e farina finché il composto risulterà morbido ma non troppo. Nel caso che il composto iniziale sia molto liquido, per evitare di aggiungere troppa farina che renderebbe gli gnocchi troppo duri e dal sapore intenso di farina, si può utilizzare del pane grattugiato. In una padella antiaderente far sciogliere la noce di burro ed arrostire la pancetta tagliata a dadini e la salvia.


Formare gli gnocchi con un cucchiaino e "calarli" nell'acqua bollente. Quando salgono in superficie sono pronti e si aggiungono alla pancetta arrostita.

sabato 6 giugno 2009

GNOCCHI DI MELANZANE CON FONDUTA ITALO-SVIZZERA

Qualche settimana fa per caso sono capitata sul blog di Valentina che raccontava i suoi esperimenti con gli gnocchi e le verdure, prima con le carote e poi con le melanzane.
Mi aveva sorpresa molto quest'uso della melanzana per gli gnocchi ... Quest'idea originale è finita per qualche settimana nel dimenticatoio. Poi mi sono ritrovata una melanzana in frigo non più così appetitosa e ho ripensato alla ricetta di Valentina. Ma era già tardi e non avevo tempo di riaccendere il computer per leggere dettagliatamente la ricetta. Allora ci ho provato così, ad occhio, come sempre quando faccio gli gnocchi.
Devo dire che alla fine il risultato è stato davvero sorprendente, il sapore della melanzana era intenso ma non troppo e si è legato benissimo a quello della fonduta.



Ingredienti per 2 persone
  • 1 melanzana media
  • 1 patata media lessa
  • 1 presa di sale
  • 6-7 cucchiai colmi di farina
  • 1 uovo
  • 1 grattatina di noce moscata
  • 1/2 bicchiere di latte
  • 50 gr di gorgonzola
  • 50 gr di Winzerkäse


Tagliare la melanzana a piccoli cubetti e frullare con il mixer. Schiacciare la patata lessa in una terrina e mescolarci la melanzana frullata.


Creare l'impasto con l'uovo, aggiungendo la presa di sale e la farina poco alla volta finché sarà abbastanza compatto, ma ancora sufficientemente morbido per poter formare degli gnocchi con il cucchiaino.

Successivamente calarli in una pentola con acqua in ebollizione.
Per la fonduta: far sciogliere i due formaggi in un pentolino con il latte. All'ultimo aggiungere la grattatina di noce moscata.

domenica 11 gennaio 2009

GNOCCHI DI RICOTTA E SPINACI


Oggi è una giornata stupenda: il sole splende alto e non fa nemmeno troppo freddo, anche se ormai quest'anno ci siamo abituati a delle temperature quasi glaciali.
Le vacanze di Natale sono state molto belle: ho goduto appieno della mia super nipotina che durante queste vacanze ha imparato a sciare e devo dire che è veramente brava; mi sono divertita un sacco con mia sorella e mi cognato a pattinare, a giocare a Memory e a Monopoly e a chiacchierare sulla nostra famiglia (anche se a volte non erano sempre chiacchiere di piacere) e poi è stato stupendo il capodanno a Zurigo, con una cenetta fantastica (la trovate qui a fianco) e la compagnia di mia sorella Clarissa e sua marito.

Ora sono a casa e dalla finestra osservo con piacere le montagne innevate pensando che un altro anno è passato. Pochi giorni fa ho compiuto 24 anni e mi sembra ieri quando a 18 anni andavo tutti i sabati sera a pattinare con le mie amiche e poi dritti allo Chalet a bere un
Radler (bevanda a base di birra e lemonsoda). Ieri invece sono andata al cinema a guardare l'ultimo film di Muccino (bello, anche se mi ha lasciato un po' così.. devo ancora capire cosa non andasse. Forse non riesco a vedere Will Smith in questi ruoli da film drammatico), ma una mia amica di sempre era lì con me. Vuol dire che nonostante gli anni passino e la vita abbia tracciato strade diverse per entrambe, se si è in sintonia e si sente una forte stima per una persona, la si avrà vicino per sempre. Non vorrei dilungarmi nel mio elogio all'amicizia, ma sicuramente ci sono poche persone che sento vicine quasi come fossero mie sorelle e lei è sicuramente una di queste. Spero la vita ci permetta di volerci bene sempre.
Ahi... non sopporto i film drammatici.. mi rendono romantica e sentimentale. Scherzo!!

Ma volevo parlarvi anche di altro. Ovvero di questa buonissima ricetta; non lo dico perché è il nostro blog di cucina, ma perché ha tre ottime virtù: facile e veloce da preparare, con ingredienti semplici e perché è stato il primo piatto della nostra cena della vigilia di Natale e, nella sua semplicità, ha entusiasmato tutti. La ricetta è di zia Germana che, qualche volta, confida un suo segreto culinario a nostra madre e lei lo mette subito in pratica. Grazie zietta!

INGREDIENTI PER 6 PERSONE*



  • 6 mestoli di pane secco grattugiato

  • 8 cubetti di spinaci surgelati

  • 250 g di ricotta

  • 2 uova

  • 1 cucchiaio di farina

  • burro

  • alcune foglioline di salvia

  • formaggio grana grattugiato

  • sale
Cuocere in acqua bollente salata gli spinaci surgelati per circa 5 minuti da quando si è alzato il bollere. Frullarli successivamente con il mixer e mescolarli in una terrina con il pane grattugiato, le uova, la farina ed infine la ricotta. La pasta dovrà avere una consistenza morbida. Mettere a bollire una pentola con abbondante acqua salata ed immergervi delle piccole quenelle di pasta ottenute con un cucchiaio da minestra. Scolare quando gli gnocchi vengono a galla e servire il burro precedentemente sciolto con la salvia e abbondante formaggio grana grattugiato.

* ci scusiamo per le dosi. Solitamente inseriamo ingredienti per 2 persone, ma la ricetta è nata per un numero abbastanza alto di persone. Calcolate comunque un mestolo di pane grattugiato e circa un cubetto di spinaci a testa.


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Con questa ricetta partecipiamo alla raccolta di gnocchi e quenelle di Peccati di Gola

venerdì 14 novembre 2008

GNOCCHI DI PATATE CON POMODORO FRESCO E RUCOLA


Istanbul, città enorme, città affascinante, città europea ed asiatica, città che rimarrà nel mio cuore per tutte le risate che mi sono fatta su un piccolo taxi giallo che correva a velocità assurde per portare 6 di noi alla piazza Taksim (un TAKSI per la piazza Taksim), per quelle che ci siamo fatte nella stanza dell'albergo Kent organizzando uno scherzo di cui poi due nostri amici hanno dovuto subire le conseguenze (piccolo contro-scherzo, nulla di pesante!), per tutte quelle che mi sono fatta nell'euforia generale del momento, quando ogni piccolo dettaglio ti fa venire le lacrime agli occhi (la mela anti-stress, la Monica e i suoi gettoni [“Monica, adess sorisoni!!”], el bec, le melanzane e le mele, l'Eugenio e il suo zainetto, il registra, la cartolina prova: “Ge l'ai, e la zigola?!”, il Matteo e la sua amata Francesca, il topolino Tizzi, e tante tante altre).
Il ritorno al lavoro lunedì è stato un po' traumatico, soprattutto perché queste “reunion” con gli amici di infanzia mi fanno venire nostalgia dei vecchi tempi, quando avevo 16 anni e uscivo a ballare con loro ogni sabato, quando forse mi sentivo più felice o le piccole cose mi facevano ancora sentire felice, mentre ora vivo continui alti e bassi in cui le crisi di nervoso sono le più frequenti.
Il viaggio ad Istanbul è stata per me un'esperienza unica poiché per la prima volta mi sono trovata in una cultura per alcuni aspetti diversa dalla nostra, ma comunque particolare e piena di tradizioni. Mi sono piaciute molto le moschee, luogo in cui si respirava un'aria di pace, di tranquillità, di vera preghiera profonda. Era da quando non partecipavo ad una messa battista che non mi sentivo più così. Mi è piaciuta la guida, simpatica e spontanea (cito parole testuali: “Non vale la pena di visitare altre moschee, tanto sono tutte uguali”); mi è piaciuto molto il cibo che, nei pochi giorni che abbiamo trascorso lì, si è visto caratterizzato da un abbondante uso di melanzane e di frutta fresca tipo mele e mandarini (potrete trovare alcune foto di seguito anche se purtroppo non conosco i nomi di queste pietanze!) e mi è piaciuto sentirmi a casa anche se a migliaia di kilometri di distanza. Mi succede spesso quando è da un po' di tempo che sono ferma (per modo di dire) in Trentino e sento la necessità di staccare dalla vita italiana. Non riesco nemmeno più a guardare il telegiornale ultimamente, ma questo è un altro discorso.


Cannolini di pasta fillo con formaggio acido (tipo feta)

Involtini di foglia di vite con ripieno di riso
P.S. il Gourmet de LAMIACUCINA proprio questa settimana ha pubblicato una ricetta simile, sulla base di quella turca... andate a vedere


Salsa piccante di pomodoro e chicchi di grano

sfoglia con formaggio e prezzemolo

spezie varie

Kebap di pollo e agnello con riso e verdure cotte


dolce tipo budino con granella di pistacchio


Per l'occasione ecco una ricetta classica ma speciale, tutta opera della mia sorellina Clarissa, che nel fare gli gnocchi è seconda solo alla Nonna Sofia (sua maestra!). Buon appetito!

INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
  • 1 patata grande per persona*
  • 1 uovo
  • noce moscata
  • farina q.b.
  • sale
  • Per il sugo: 3 pomodori freschi, 1 cipolla e un mazzetto di rucola fresca
  • Altri sughi a piacere: ragù, sugo di pomodoro, burro fuso, salvia e pancetta tagliata a dadini, pesto e quello che vi suggerisce la vostra fantasia!

*se si preparano per più di 2 persone, aggiungere una patata al totale delle patate ottenute: per esempio per 4 persone servono 5 patate.


Lessare le patate in acqua salata. Una volta cotte, schiacciarle con lo schiacciapatate su un piano di lavoro. Lasciar intiepidire le patate e salare se necessario.
Nel frattempo preparare il sugo: sminuzzare la cipolla e farla dorare a fuoco medio con un goccio d'olio. Aggiungere poi i pomodori tagliati a pezzetti piccoli e, dopo circa 5 minuti, aggiungere la rucola tagliata finemente.
Per gli gnocchi: aggiungere l'uovo e la noce moscata grattuggiata. Amalgamare l'impasto con le mani aggiungendo poco alla volta la farina finché il composto risulta morbido ma non appiccicoso. Mettere gli gnocchi (pochi alla volta) a cuocere in acqua bollente. Scolare quando gli gnocchi salgono in superficie.
Saltare gli gnocchi in padella con il sugo e servire con una fogliolina di rucola.


sabato 20 ottobre 2007

GNOCCHI DI ZUCCA


“Siamo una parte di tutto ciò che abbiamo incontrato sulla nostra strada.”

Così, dopo tante vicissitudini, anche tre sorelle come noi, così diverse per carattere e passioni, abbiamo deciso di unirci per amore della cucina e condividere le nostre ricette con chi ha voglia di seguirci e di provarle con noi. Saranno ricette nuove, internazionali, ma anche quelle tradizionali, a volte le solite, ma con un tocco in più.


INGREDIENTI PER 2 PERSONE:

  • 300 gr ca. di zucca

  • 1 uovo
  • noce moscata
  • farina q.b.
  • sale
  • Per il sugo: burro fuso, salvia, formaggio grana grattuggiato

Pelare e lessare a vapore la zucca tagliata a tocchetti. Una volta cotta, schiacciarla con lo schicciapatatee lasciarla intiepidire. Salare ed aggiungere l'uovo e la noce moscata grattuggiata.

Amalgamare l'impasto con un cucchiaio aggiungendo poco alla volta la farina finché il composto risulta morbido ma non appiccicoso. Con un cucchiaio fare delle piccole palline e metterle a cuocere in acqua bollente. Scolare quando gli gnocchi salgono in superficie.
Servire con burro fuso, salvia e una spolveratina di grana grattuggiato.

Varianti:

COTTURA: tagliare la zucca pezzi e cuocerla con i dito di acqua nella teglia in forno ventilato a 180° per circa 15 minuti.

VARIANTE CARNICO-FRIULANA: servire gli gnocchi con burro fuso e ricotta affumicata a scaglie.


SPETTACOLO DIVINO

Con questo piatto vi consigliamo:
PINOT BIANCO “VORBERG” CANTINA TERLANO-KELLEREI TERLAN (Alto Adige-Südtirol)

http://www.kellerei-terlan.com/


Il vino è ottenuto da uve Pinot bianco al 100%, l’area di coltivazione è circoscritta, che fa del vino un “cru” da cui prende il nome: “Vorberg”. Il terreno di coltivazione della vite è di natura sabbiosa derivante dallo sgretolamento del porfido, questa particolarità trasmette al vino la naturale salinità che lo contraddistingue.
La complessità e la struttura sono amplificate dalla vinificazione nel legno, la fermentazione viene infatti effettuata in grandi botti di rovere a temperatura controllata, al termine di questa si ha la fermentazione malolattica per togliere spigolosità al complesso acidico del vino. La maturazione sui lieviti per 12 mesi ne completa l’affinamento.
La contrapposizione fra le note dolciastre della zucca e l’acidità del Pinot bianco “Vorberg” rendono l’abbinamento suadente, la complessità del gusto ben si sposa con le note speziate della noce moscata contenuta nell’impasto.

NOTE TECNICHE SUL VINO
Di colore giallo con sfumature verdoline e dal bouquet intenso e fruttato di mele mature, speziato con leggero sentore di legno.
Al gusto risulta equilibrato, corposo, con l’acidità ben integrata, lungo retrogusto.

Gradazione alcolica: 13 % vol. Temperatura di serv.: 12-14 ºC Conservabilità: 8-10 anni